Anno: 2020

Carlo Baylon torna a Pomezia: “Smetto con il calcio giocato, farò l’allenatore in seconda a mister Gagliarducci”

Carlo Baylon, difensore classe 1982, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e iniziare una nuova avventura professionale. Infatti ricoprirà il ruolo di allenatore in seconda di Cristiano Gagliarducci al Pomezia di Patron Bizzaglia.

A 38 anni Baylon ha preso una decisione importante e così dopo più di 20 anni di onorata carriera da calciatore, in Serie C con Scafatese e Aversa Normanna e in Serie D ed Eccellenza con Turris, Savoia, Anziolavinio, Morolo, Pomigliano, Arzachena, San Cesareo, Cynthia, Lupa Castelli Romani, Grosseto, Monterosi, Pomezia e Cisterna, cambia vita per intraprendere una nuova profesione.

 

Allora Carlo hai deciso di smettere con il calcio giocato ed iniziare la carriera di allenatore. Comincerai affiancando Cristiano Gagliarducci a Pomezia. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione, immagino dolorosa?

 

Guarda non ti nascondo che è stata una delle decisioni più sofferte della mia vita. Non ho dormito per giorni, ma alla fine ho fatto questa scelta. Un po’ l’età, 38 anni non sono pochi, un po’ questo maledetto Covid-19 e il successivo blocco di tutti i campionati, mi hanno fatto capire che era arrivato il momento di dire stop al calcio giocato. Anche se fisicamente mi sento bene e la voglia di rimettermi gli scarpini è ancora viva dentro di me, ho pensato, chissà come avrebbe reagito il mio fisico dopo questo lungo periodo di inattività e chissà se sarei stato ancora lo stesso di prima. Voglio essere ricordato come un giocatore che ha sempre dato tutto in campo e fuori e non come quello che ha tirato la carretta fino all’ultimo, solo per una questione di soldi, andando incontro magari a figuracce perchè il tuo fisico non ti sostiene più.

A Cisterna ho passato un anno stupendo e la società già mi aveva proposto il rinnovo anche per la prossima stagione.

Ma poi è arrivata la chiamata del Pomezia. Con il Patron Bizzaglia ho sempre avuto un ottimo rapporto iniziato nei due anni da capitano del Pomezia in Eccellenza e cresciuto in questo ultimo anno quando ci sentivamo spesso per parlare di calcio e non solo, e quando mi ha detto “torna a Pomezia, voglio che fai l’allenatore in seconda a Cristiano” non c’ho pensato un attimo e ho accettato subito.

La possibilità di affiancare il mister Gagliarducci nella guida tecnica è un’occasione veramente importante e improvvisa alla quale non ho saputo resistere. Poi l’idea di ritrovare persone che conosco e stimo come in primis Alessio Bizzaglia, il DS Mezzina, il DG Peri e tutte le persone che ruotano attorno al Pomezia Calcio è stato uno stimolo in più.

Iniziare una nuova avventura in un ambiente che conosci bene, con una società seria e ambiziosa, secondo me è il massimo che potevo chiedere. Sono onorato e spero di ripagare la fiducia che mi è stata data.

 

Nella tua carriera da calciatore hai giocato in tante piazze importanti, hai vinto diversi campionati e quasi sempre sei stato il Capitano. Quali sono i ricordi più belli che ti porterai sempre con te? Hai qualche rimpianto?

 

Senza dubbio le cose che ti rimangono dentro più di tutte sono le vittorie dei campionati. I trionfi con la Scafatese e la Lupa Castelli Romani li metto in cima all’album dei ricordi. Ogni annata mi ha lasciato qualcosa, nel bene e nel male.

Rimpianti? Non aver vinto con il Grosseto e con il Savoia, sono le delusioni più importanti.

Tante volte sono arrivato ad un passo dalla vittoria, ho perso tanti PlayOff, ma dalle sconfitte ho cercato di prendere sempre qualcosa ed l’anno dopo avevo lo stimolo e la forza per ripartire più forte di prima.

Indossare la fascia da capitano è stato un privilegio e in tutte le piazze in cui sono stato ho lasciato un bel ricordo, sia a livello calcistico che umano. L’esperienza maturata sul campo in tutti questi anni spero possa servirmi nel futuro.

 

Come dicevamo prima per te si tratta di un ritorno a Pomezia. Collaborerai con mister Cristiano Gagliarducci, del quale sei stato il capitano in diverse esperienze. Che tipo di rapporto hai con lui e che sensazioni provi a tornare a Via Varrone?

 

Mi sento come se tornassi a casa. Infatti a Pomezia ho giocato per due stagioni e ho dei ricordi stupendi di quelle due annate. Si è vero forse dovevamo e potevamo fare di più, ma i campionati non si vincono ad agosto e forse è stato proprio quello il nostro errore, ovvero quello di pensare di aver vinto prima ancora di cominciare. Nonostante tutto però abbiamo dimostrato di essere prima di tutto un gruppo di uomini veri e alla fine per due anni consecutivi siamo arrivati secondi, dopo delle rincorse incredibili, disputando i Play Off Nazionali che purtroppo non sono andati benissimo. Rimane il fatto che Pomezia è una piazza importante e sicuramente merita palcoscenici più prestigiosi.

Il mister Gagliarducci ho avuto la fortuna di conoscerlo a Genzano, quando subentrò a Pochesci e da allora in qualsiasi squadra è andato ha cercato sempre di portami con lui. Con Cristiano c’è sempre stato un rapporto schietto e sincero. A livello caratteriale siamo molto diversi, ma compatibili.

Di lui ho sempre apprezzato il fatto che dica le cose in faccia e da ogni giocatore riesce a tirare fuori il meglio. Si magari a volte ha dei modi un po’ duri, può sembrare burbero, ma ti posso assicurare che è un tecnico preparatissimo ed essendo stato un grande difensore, a livello difensivo non ha eguali.

Negli anni che l’ho avuto come allenatore mi ha dato tanto e io ho dato tanto a lui. E’ un grandissimo motivatore ed una persona vera, e nel calcio purtroppo questa ultima dote non sempre paga. Sono sicuro che insieme potremmo fare grandi cose.

 

Quest’anno appunto prima dello stop del campionato eri a Cisterna. Come valuti questa esperienza e in che rapporti ti sei lasciato con la società?

 

Ti ringrazio per questa domanda. Ho trovato un grandissimo ambiente, una realtà molto bella con un attaccamento alla maglia difficile da trovare. Inizialmente a livello societario ci sono state un po’ di difficoltà, ma tra noi giocatori abbiamo cercato di fare gruppo concentrandoci solo sul campo. All’inizio il tecnico era Franchini, poi è arrivato Campagna. Stavamo andando molto bene e nell’ultimo periodo eravamo decisamente in forma. Sono convinto che se il campionatonon si fosse fermato, ci saremmo tolti diverse soddisfazioni. Voglio ringraziare il direttore Pelle, una grande persona e la nuova dirigenza capitanata dalla famiglia Tuccillo per l’affetto che mi hanno dimostrato. Un ringraziamento speciale va a tutta la città di Cisterna, alla tifoseria che c’è stata sempre vicino. Si stava ricreando quell’entusiasmo che mancava da tempo e spero con tutto il cuore che Cisterna torni a recitare un ruolo da protagonista come merita.

Con i compagni poi si era creato un rapporto davvero speciale e da quando gli ho comunicato la mia decisione, non fanno altro che scrivermi messaggi, dicendomi di ripensarci. Ma io ho preso la mia decisione.

Li porterò sempre nel mio cuore e poi ufficialmente fino al 30 giugno sono ancora un tesserato del Cisterna, quindi sono ancora uno di loro…

 

Secondo te come deve ripartire il calcio?

 

In questo periodo ho pensato tanto a come dovrebbe ripartire il calcio e cosa bisognerebbe cambiare. Prima di tutto chi dovrebbe prendere delle decisioni è arrivato il momento che le prenda.

Sono quasi tre mesi che viviamo nell’incertezza più totale e i calciatori, le società e i tifosi meritano delle risposte. Secondo me è arrivato il tempo di apportare delle modifiche. Il calcio così non può più andare avanti. Bisogna fare delle riforme.

Servono più tutele per tutte le componenti che ruotano attorno al calcio. Servono dei cambiamenti epocali come ad esempio ridurre il numero delle squadre di Serie A, fare due Girone di Serie B e abbassare il gap che c’è tra Serie C e Serie D. Abbassare la tassazione soprattutto in Serie C dove le società non avendo grandi incassi, come invece hanno in Serie A e B tra diritti tv, sponsorizzazioni vari e abbonamenti, fanno fatica a rispettare tutti gli accordi. I calciatori, soprattutto quelli dilettanti, meritano di essere riconosciuti dal CONI, specialmente in Serie D, dove di dilettantismo c’è solo la lettera D.

Personalmente nutro un grande rispetto per la Lega Nazionale Dilettanti e per il Presidente Cosimo Sibilia e mi auguro che questo periodo sia servito anche a loro per pianificare la ripartenza del nostro calcio, facendo delle riforme concrete ed epocali.

 

Nel farti un grosso in bocca a lupo per la tua nuova vita calcistica, non più da giocatore, ma bensì da allenatore, raccontaci quali sono le ambizioni di Carlo Baylon per il prossimo futuro e che obiettivi ti sei posto?

 

Per prima cosa voglio ringraziare ancora una volta tutta la famiglia del Pomezia Calcio e in particolare il Patron Bizzaglia per l’opportunità che mi sta dando. Spero di non deludere le aspettative. Ho tanta voglia di imparare e di mettere a disposizione dei ragazzi le mie conoscenze e le mie esperienze. Ho grande entusiasmo e sono molto ambizioso. Secondo me nella vita bisogna essere ambiziosi e porsi sempre degli obiettivi. Da calciatore sono stato un vincente e spero di esserlo anche da allenatore.

Voglio fare un grosso in bocca a lupo al Cisterna, con la convinzione che prima o poi le nostre strade si rincontreranno.

E permettetemi di ringraziare tutto lo staff del Dott. Enrico Clavari, che specialmente in questi ultimi anni della mia carriera mi hanno sempre seguito, supportandomi e sopportandomi. Se ho avuto pochi infortuni e sono stato integro fino all’ultimo lo devo anche a loro che svolgono un grande lavoro per prevenire infortuni muscolari concentrandosi sul potenziamento fisico, muscolare e psicologico di un atleta. Dei veri professionisti, che non finirò mai di ringraziare.

Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, dandomi la forza di andare avanti, condividendo ogni mia decisione. In particolare mia moglie Manuela che da più di 20 anni sostiene ogni mio momento calcistico stando sempre un passo indietro rispetto a me, ma ricoprendo un ruolo fondamentale nella mia vita.

Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Sono contento ed emozionato come un bambino al suo primo giorno di scuola…(ride)

 

Ufficio stampa Pomezia Calcio 1957

Gagliarducci: “Sono onorato di tornare a Pomezia. Bizzaglia è la mia famiglia”

Come annunciato dal Patron Alessio Bizzaglia Cristiano Gagliarducci torna alla guida del Pomezia.

Il tecnico originario di Carpineto Romano, dopo una brillante carriera da calciatore con più di 300 presenze nei professionisti con le maglie di Frosinone, Fano, Tolentino, Atletico Catania, Teramo, Martina, Latina, Taranto, Rosetana, Ancona, Viterbese e Olbia, da sette anni a questa parte si è fatto apprezzare anche come allenatore.

Indimenticabili per lui sono i trionfi con la Lupa Castelli Romani e Albalonga (Coppa e Campionato). Nel dicembre della stagione 2016-2017  approda a Pomezia, disputando un girone di ritorno incredibile e gettando le basi per la stagione successiva. In quel periodo inizia a prendere corpo il legame tra il tecnico e il Patron Bizzaglia, che oramai è diventato fraterno. I due si stimano a vicenda e in questi tre anni il loro rapporto si è consolidato sempre più.

 

Allora mister è ufficiale il tuo ritorno a Pomezia. Quali sono le  prime sensazioni?

Sono contentissimo di tornare a far parte della grande famiglia del Pomezia Calcio. Quando il Patron mi ha chiamato proponendomi la panchina rossoblù non ho esitato un istante. Con Alessio Bizzaglia mi lega un rapporto unico, speciale. Tra noi c’è un’intesa incredibile. Gli devo tanto e non finirò mai di ringraziarlo.

In questi anni mi ha sempre sostenuto, nel bene e nel male. Grazie a lui sono migliorato sotto tanti punti di vista, soprattutto a livello umano e caratteriale. Il nostro rapporto va al di là del calcio. Mi ha dato la possibilità di entrare a far parte della sua azienda e sono onorato di questo. In questi anni abbiamo condiviso tanto.

Non mi scorderò mai quando, dopo una partita vinta ad Arce 2 – 0 ci siamo abbracciati forte  e abbiamo pianto insieme, scaricando la tensione accumulata, dopo un periodo un pò difficile perchè i risultati non arrivavamo e la gente iniziava a contestare. Proprio in quel momento ho capito quanto il nostro rapporto fosse profondo e solido.

E’ una persona fantastica, con un cuore immenso e soprattutto è un grande uomo, con la U maiuscola!

Per me Alessio Bizzaglia è la mia seconda famiglia…

 

La passata stagione hai provato l’esperienza di allenare fuori Regione. Sei stato l’allenatore dello Spoleto nel campionato di Eccellenza umbra. Che esperienza è stata?

E’ stata un’esperianza formativa e assolutamente positiva. Pur non conoscendo nulla di quel campionato, ho accettato la sfida  e i risultati mi hanno dato ragione, visto che, quando c’è stato lo stop dei campionati, ci trovavamo a 2 lunghezze dal primo posto, dunque in piena corsa per la promozione diretta in Serie D.

Ho trovato un ambiente serio e professionale che non mi ha fatto mancare mai nulla.

Ci tengo a ringraziare in modo particolare la Presidentessa la principessa saudita Norah Bint Saad Al Saud e il vice Presidente Max Pincione, due persone eccezionali e molto competenti, che sicuramente meritano palcoscenici più importanti. 

Spoleto poi è una cittadina molto carina e a misura d’uomo. La tifoseria c’è sempre stata vicina e dunque mi porterò sempre con me un bellissimo ricordo di questa esperienza in Umbria.

Poi ufficialmente fino a giugno sono ancora l’allenatore dello Spoleto quindi….(ride)

 

Il calcio, come tutti gli altri sport e gli altri settori del paese, sta attraversando un periodo difficile. C’è molta incertezza su quello che sarà. Secondo te, come e quando ripartirà il calcio dilettantistico e quanta voglia hai di ricominciare?

La voglia di tornare in campo ad allenare i ragazzi è tantissima… Mi manca l’adrenalina delle partite. Mi manca tutto del calcio.

E’ un periodo surreale e devo dire la verità, sono molto pessimista sulla ripresa. Ad oggi non ci sono i presupposti per ricominciare. Prima di tutto viene la salute e senza garanzie a livello sanitario non è facile ipotizzare una ripartenza.

Purtroppo tante società faranno fatica a ripartire e moltissimi calciatori smetterenno perchè non ci saranno più i rimborsi che c’erano prima. Poi, sempre secondo il mio parere, non si ricomincerà prima di ottobre-novembre. Ovviamente siamo tutti in attesa di comunicazioni ufficiali da parte degli organi competenti.

Fortunatamente il Pomezia è una società solida, con obiettivi importanti e da quello che sò, anche in questo periodo è stata sempre vicina ai propri tesserati. Finchè ci sarà questa propietà il calcio a Pomezia non scomparirà, anzi, ci sono tutti i presupposti per fare bene e crescere sempre piu.

 

L’ultima domana riguarda il prossimo futuro. Con i direttori Peri e Mezzina state già programmando lo staff tecnico, la rosa e tutto quello che sarà il Pomezia del futuro?

Colgo l’occasione per esprimere il mio orgoglio nel ritornare a lavorare con persone competenti e professionali come il Direttore Generale Pietro Peri e il Direttore Sportivo Alessandro Mezzina che in questi anni, insieme al Patron Alessio Bizzaglia stanno facendo grandi cose e  vogliono riportare il Pomezia nel profesionismo. Una menzione speciale la merita anche il grande Franco Mancini, una figura storica a Pomezia, sempre vicino a questi colori.

Per quanto riguarda l’allestimento della rosa ci stiamo guardando in giro, il DS Mezzina sta sondando il terreno per allestire una squadra competitiva. Come dimostrano gli ultimi anni, al Patron Bizzaglia non piace fare le comparse e disputare campionati anonimi. Lui, come del resto io e tutto lo staff, vogliamo competere per primeggiare e stiamo lavorando con anticipo per farci trovare pronti quando ci sarà il via libera da parte della Lega.

Un ultimo pensiero va alla tifoseria. Pomezia è una piazza importante, ma anche molto esigente. Ai tifosi chiedo di starci vicino e sostenerci sempre.

Non devono scordarsi mai che, se il Pomezia si trova dove si trova, il merito è solo del Patron Alessio Bizzaglia che con tantissimi sacrifici sta cercando di raggiungere il calcio che conta.

Gli errori li facciamo tutti, ma una cosa è certa lui prima di essere Presidente è un tifoso che ama in maniera viscerale questa città e questi colori e tutto quello che fa lo fa con passione per il bene del Pomezia Calcio.

Speriamo di ricominciare presto e sempre forza Pomezia!”

 

Ufficio stampa Pomezia Calcio 1957

 

Patron Bizzaglia annuncia: “Sarà Cristiano Gagliarducci il nostro prossimo allenatore”

Il patron del Pomezia Calcio 1957 Alessio Bizzaglia annuncia il ritorno di mister Cristiano Gagliarducci ed esprime la sua opinione sull’emergenza Covid-19 e le conseguenze che avrà nel calcio.

Salve Patron, possiamo annunciare dunque che Cristiano Gagliarducci sarà il tecnico del Pomezia per la prossima stagione?

 

Si confermo. Cristiano Gagliarducci tornerà a sedersi sulla panchina rossoblù, dopo l’esperienza di un anno a Spoleto nel campionato di Eccellenza umbra. Con Cristiano ci lega un’amicizia che va al di là del calcio. Infatti da diverso tempo ha un ruolo fondamentale nella mia azienda, e prima di essere un grande allenatore, è una persona eccezionale e un grande uomo.

Si tratta di un ritorno visto che è stato alle mie dipendenze per tre anni in Eccellenza; abbiamo condiviso tanto in questi anni, gioie e dolori, e mi piace ricordare come Cristiano ha dimostrato l’attaccamento a questi colori già nella scorsa stagione, quando seguì la squadra, pur non essendo più l’allenatore, nelle gare dei Play Off, sia a Sorso che a Mestre.

Ci tengo a ringraziare Andrea Bussi per l’ottimo lavoro svolto, ribadendo che rimarrà sempre all’interno della società ricoprendo un ruolo diverso.

 

Facciamo un passo indietro e tracciamo un bilancio della stagione 2019/2020 in Serie D

 

E’ stata una stagione emozionante e iniziata con molte difficoltà, visto che siamo stati ripescati a fine luglio, quando avevamo già fatto un mercato per disputare l’Eccellenza.

Il nostro Direttore Alessandro Mezzina in poco tempo ha fatto un ottimo lavoro, allestendo una rosa di tutto rispetto che ha dimostrato il suo valore nel corso del torneo. Ce la siamo giocata con tutti, abbiamo espresso un buon calcio e forse abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo.

Sicuramente abbiamo perso troppi punti per strada, perdendo delle partite in modo rocambolesco e in diverse occasioni siamo stati danneggiati da direzioni arbitrali non all’altezza. Quando sono stati bloccati i campionati ci trovavamo in zona play out, in piena corsa per la salvezza diretta.

Il nostro girone, quello umbro-toscano, si è rivelato molto equilibrato con tutte squadre attrezzate. Abbiamo conosciuto delle bellissime realà tra l’Umbria e la Toscana, affrontando molte trasferte, tutte ottimamente organizzate dal nostro Direttore Genarale Pietro Peri anche lui figura fondamentale specialmente per il suo ruolo da collante tra società e staff tecnico.

Quindi il mio personale bilancio è più che positivo e per il prossimo anno faremo tesoro degli errori commessi.

 

L’esplosione dell’epidemia da Covid-19 ha messo in ginocchio tutti, provocando una crisi sanitaria ed economica senza precendenti. Come ha vissuto questo periodo la Città di Pomezia e come ripartirà la società Pomezia Calcio?

 

Si purtroppo stiamo vivendo un momento drammatico. La Città di Pomezia ha avuto diversi casi di positività e questo non ha fatto altro che aumentare la paura.

Devo fare i complimenti all’Amministrazione Comunale per come ha gestito e sta gestendo questa emergenza, mettendosi a disposizione di tutti i cittadini, facendo sentire il proprio sostegno.

Non era facile gestire questa situazione, ma non hanno lasciato nulla al caso e non si sono mai tirati indietro nel momento di prendere delle decisioni importanti. Da cittadino di Pomezia mi sento di ringraziare il Sindaco e tutto il suo staff perchè mi sono sentito sempre tutelato.

La mia azienda si occupa anche di rifiuti sanitari e infettivi, dunque abbiamo toccato con mano il dramma che hanno vissuto tutte le aziende ospedaliere e i vari presidi medici della cittadina.

Per quanto riguarda il calcio ad oggi non abbiamo ancora notizie certe.

La mia prima preoccupazione è quella di salvaguardare la salute di tutti i miei tesserati, dalla scuola calcio all’agonistica, fino ad arrivare alla prima squadra.

La salvaguardia della salute viene prima di tutto.

Stiamo aspettando che ci vengano fornite delle linee guida per la messa in sicurezza del nostro impianto sportivo e di tutti i locali annessi.

A livello economico al momento è tutto fermo. Si parla di incentivi per le società sportive che per ripartire hanno bisogno di aiuti concreti.

Infatti senza gli incassi derivanti dalle sponsorizzazioni, coi i quali le società dilettantistiche vanno avanti, sarà dura poter attenersi a tutte le disposizioni che vengono richieste a livello sanitario.

Ovviamente il mio augurio e la mia speranza è che si torni presto alla normalità, tutelando in primis la salute e la sicurezza di tutti.

 

Come può ripartire il calcio? I campionati vanno annullati o si devono portare a termine?

 

Ci tengo a ribadire che il Pomezia Calcio accetterà qualsiasi decisione venga presa dalla Lega Nazionale Dilettanti e personalmente ho una grande stima del Presidente Sibilia e dell’Avvocato Barbiero.

La mia personale idea è quella che i campionati dilettantistici si debbano fermare, perchè non c’è modo ad oggi di portare a termine la stagione.

E’ veramente complicato stabilire i criteri di promozioni e retrocessioni.

Io sarei d’accordo alla promozione in Serie C delle prime classificate e alla retrocessione delle ultime due classificate.

Mentre terrei cristallizzate le zone play off e play out.

Certo mi metto nei panni delle società che erano in lotta per la promozione o per la retrocessione e che con questo criterio si troverebbero danneggiate, ma accontentare tutti non sarà possibile.

In un modo o in un altro ci sarà sempre qualcuno che rimarrà deluso.

Mi allineo con le idee di riforma dei campionati del mia amico Luigi Lardone, presidente dell’Ostiamare, perchè è arrivato il momento di cambiare.

 

L’ultima domanda riguarda il progetto del nuovo Stadio. A che punto siamo?

 

Sinceramente non so da dove siano uscite fuori queste notizie.

Ho saputo che c’è in cantiere un progetto per la realizzazione del nuovo Stadio a Pomezia, ma penso che ad oggi sono solo voci.

Ovviamente da cittadino e da Patron del Pomezia Calcio 1957 non posso che essere contento che si stia pensando a costruire un nuovo Stadio.

Speriamo, qualora venga realizzato, che il Pomezia ci possa disputare la Serie C…

 

Ufficio stampa Pomezia Calcio 1957

Il DS Mezzina: “Penso sia difficile che i campionati dilettantistici possano ripartire”

E’ tornato a parlare il Direttore Sportivo del Pomezia Calcio Alessandro Mezzina analizzando il momento difficile che stiamo vivendo, soffermandosi anche su quello che potrebbe essere il futuro del calcio dilettantistico.

La città di Pomezia è uno dei focolai con più casi di contagiati della nostra regione. Solo ieri sono stati ben 10 i nuovi positivi al Covid-19.

Si respira un clima surreale in città, la gente ha paura e ovviamente il calcio in questo momento passa in secondo piano. La popolazione sta rispettando le varie restrizioni adempiendo a quanto ci dicono gli organi competenti, ma la situazione socio-economico-sanitaria è veramente drammatica.

Ci tengo a sottolineare come il nostro Patron Bizzaglia con la sua azienda sta facendo dei grandi sforzi, collaborando giorno e notte con il Comune per la raccolta dei rifiuti sanitari in diversi ospedali e presidi medici della città.

Il Pomezia Calcio è vicina a tutti i propri tesserati. Il mio pensiero va soprattutto a tutti i nostri bambini della scuola calcio e ai ragazzi del settore giovanile che ormai da più di un mese non possono allenarsi tutti insieme e giocare spensierati, divertendosi e facendo sport all’aria aperta.

Al momento è difficile pensare che la stagione calcistica si possa portare a termine. Secondo me non ci sono i presupposti per ripartire, soprattutto a livello sanitario.Inoltre le società dilettantistiche vanno avanti grazie alle sponsorizzazioni e in questo periodo è tutto fermo.

Ho sentito parlare di una possibile ripresa oltre la metà di maggio, ma secondo me non ci sono le condizioni di sicurezza. Quale società dilettantistica può permettersi tre dottori e soprattutto assicurare ai propri tesserati l’incolumità a livello sanitario.

Qualora si dovesse ricominciare, le squadre avranno bisogno di almeno 20-30 giorni di preparazione e questo comporterebbe finire i campionati a giugno-luglio e di conseguenza anche l’inizio della stagione futura dovrebbe subire un pesante ritardo.

Poi bisogna pensare che alla fine di questo campionato mancherebbero ancora 10 giornate con almeno 5 trasferte da affrontare. Dunque altri costi di viaggio per le squadre e noi che siamo inseriti nel girone umbro-toscano dovremmo andare a giocare in toscana, che purtroppo dopo la Lombardia, è una delle regioni più colpite dal virus.

Poi penso a quei presidenti che hanno aziende nel settore turistico come hotel e ristoranti, che stanno subendo un danno economico incredibile e si ritroveranno a scegliere se portare avanti la propria azienda o lasciare il mondo del calcio.

Inoltre in Serie A, dove gli atleti sono sottoposti a continui controlli sanitari, ci sono stati diversi giocatori contagiati, ma nel mondo dei dilettanti chi ci assicura che non ci siano stati casi.

Inoltre secondo me, proprio nel rispetto di tutte quelle persone che hanno perso la vita a causa di questo maledetto virus e tutti gli operatori sanitari che tutti i giorni combattono nelle corsie degli ospedali, sarebbe giusto finire qua i campionati dilettantistici, annullando la stagione.

Noi come Pomezia Calcio stiamo vivendo sulla nostra pelle la drammaticità del momento, ma nonostante tutto stiamo cercando di mantenere tutti gli accordi economici con i nostri giocatori e già abbiamo iniziato a pagare i rimborsi di marzo.

La stragrande maggioranza dei ragazzi che giocano in Serie D, tanti anche con moglie e figli, fanno questo di lavoro e venendogli a mancare questa entrata si ritroverebbero in mezzo ad una strada.. In attesa di decisioni ufficiali una cosa è certa il Pomezia Calcio e il suo Patron non lasceranno soli i propri tesserati.

La mia speranza è quella che si torni presto alla normale quotidianità, ma fino a quel momento dovremo fare ancora dei sacrifici tutti insieme, dimostrando di essere un grande paese che nella tragedia ha saputo reagire e ripartire più forte di prima.

Il calcio in questo periodo viene in secondo piano perchè prima di tutto deve esserci la salute.

Forza non molliamo, rispettiamo le direttive che ci daranno la comunità scentifica e gli organi competenti e sempre forza Pomezia.

 

Ufficio stampa Pomezia Calcio 1957

Comunicato ufficiale, da martedì 3 marzo riprende la normale attività del Pomezia Calcio 1957

Il Pomezia Calcio 1957, nella figura del Direttore Generale Pietro Peri, comunica a tutti i propri tesserati che da martedì 3 marzo 2020 riprenderanno tutte le attività del settore agonistico e della scuola calcio.

Dopo i numerosi contatti con il Sindaco di Pomezia, la società rossoblù ha deciso di tornare alla normalità e dunque da domani presso il Comunale di Via Varrone si tornerà in campo e le attività riprenderanno a pieno regime.

 

 

Settore giovanile, i risultati del weekend 29 febbraio – 1 marzo

I risultati del week end (29 FEBBRAIO – 1 MARZO):

L’ Under 19 ha pareggiato 1-1 fuori casa contro il Flaminia.

Pareggio anche per l’‘Under 17 1-1 contro il Magnitudo.

L’ Under 16 ha perso il derby con l’Indomita Pomezia.

L’Under 15 ha perso di musura 1-0 con il Testaccio.

Bene l’ Under 14 che ha vinto 1 – 0 sul campo del Tor de Cenci.

Comunicato ufficiale, in via precauzionale sospese tutte le attività dell’agonistica e della scuola calcio

Il Pomezia Calcio 1957 per mano del suo Direttore Generale Pietro Peri comunica ai propri tesserati che in via precauzionale per oggi lunedì 2 marzo 2020 sono sospese tutte le attività dell’agonistica e della scuola calcio per il caso sospetto di coronavirus che ha coinvolto il padre di uno studente dell’Istituto Pascal di Pomezia.

Nelle prossime ore seguiranno ulteriori comunicazione da parte della società rossoblu.

Di seguito riportiamo la comunicazione diramata dall’ufficio stampa del Comune di Pomezia:

” A risultare positivo al test effettuato all’ospedale Spallanzani di Roma è il padre di uno studente dell’Istituto Pascal di Pomezia. L’uomo, fanno sapere dal Comune di Pomezia, è “attualmente ricoverato allo Spallanzani di Roma. Sono in corso gli accertamenti sui familiari“.

“Si informa la cittadinanza che si sta predisponendo, in via precauzionale, la chiusura della scuola. Si raccomanda di evitare allarmismi. Seguiranno aggiornamenti”, conclude la nota del Comune.

Pari a reti bianche tra Pomezia e Flaminia. Bella prestazione dei ragazzi di Bussi, ma è mancato il gol

Pomezia-Flaminia 0-0

Marcatori: –

POMEZIA: Pinna, Ceparano (dall’82’ Di Emma), Petricca (dal 61′ Abate), Lisari, Binaco, Morelli, Lo Pinto, Mantovani (dal 61′ Ruggiero), Massella, Cestrone (dall’84’ Bizzaglia), Testardi (dal 76′ Petrini).

A disp.: Opara, Di Agostino, Paglia, Cafiero.

All.: Andrea Bussi.

FLAMINIA: Stasi, Battistelli, Carta (dall’82’ Modesti), Barone, Fapperdue, Panini, Boldrini (dal 71′ Morbidelli), Lazzarini, Tocci (dall’82’ Ingretolli), Ortenzi (dal 64′ Guadalupi), Sirbu.

A disp.: Montesi, Massaccesi, Rizzo, Polizzi, Nohman.

All.: Francesco Punzi.

Arbitro: Giuseppe Sassano (sez. di Padova)

Ass.: Andrea Pacifici (sez. di Arezzo) e Tommaso Tagliafierro (sez. di Caserta)

NOTE. Ammoniti: 8′ Binaco (P), 20′ Fapperdue (F), 66′ Battistelli (F), 75′ Ceparano (P).

Angoli: 7-6.

Recupero: 0′ pt, 6′ st.

Serie D (Girone E), 26ª giornata

Domenica 1 marzo 2020, ore 14:30

Stadio ‘Comunale’ di Pomezia

 

Pomezia e Flaminia pareggiano a reti bianche il derby laziale della 26esima giornata, nonostante le tante occasioni create, e conquistano un punto che serve a poco a entrambe per uscire dalla crisi.

Bussi senza Gallo Arduini squalificati lancia il 4-4-2 con Testardi e Massella in avanti, mentre Punzi orfano di Staffa indisponibile conferma il 4-3-3 con Sirbu Boldrini ai lati del giovane Tocci. 

Gara subito vibrante in avvio, con il Pomezia ad un passo dal vantaggio già dopo 10′, prima con il tentativo di Binaco sventato dall’ex Stasi, e poi con la deviazione fuori misura di Testardi sul successivo calcio d’angolo.

I padroni di casa approcciano meglio alla gara rispetto agli avversari, che rischiano di rimanere in dieci al 20′ con la trattenuta di Fapperdue su Massella lanciato in campo aperto, ma Sassano estrae soltanto il giallo tra le vibranti proteste del Pomezia. 

I pontini continuano a creare occasioni e intorno al 22′ prima Cestrone in diagonale impegna Stasi, poi ancora Testardi in area piccola non trova la porta su cross tagliato di Massella. 

Dopo l’ennesimo pericolo in area ospite con il tiro di Lo Pinto in mischia deviato in qualche modo in angolo dalla difesa ospite, la Flaminia prova timidamente a farsi vedere in avanti al 33′ con il diagonale masticato di Sirbu e soprattutto con il tiro deviato di Boldrini in area del Pomezia e il diagonale di Carta ben respinto da Pinna, ma il punteggio non si sblocca.

L’occasione più ghiotta del match arriva però al 41′ ed è ancora per la squadra di casa, che si dispera per l’errore di Massella, che a tu per tu con Stasi sul cross di Cestrone, si vede respingere la conclusione a botta sicura dall’ex numero uno di Via Varrone e le squadre vanno così al riposo sullo 0-0.

La ripresa si apre senza cambi e con la Flaminia vicina al vantaggio dopo 8′ con Carta, che tutto solo in area ben pescato da Panini spedisce fuori in diagonale il pallone del possibile vantaggio.

Gli ospiti approcciano meglio alla gara nel secondo tempo e provano ancora a rendersi pericolosi con il tiro alto di Battistelli dal limite 3′ più tardi, ma anche in questo caso la mira è imprecisa.

Il Pomezia nei secondi 45′ è tutto nel tiro centrale dal limite di Massella al 70′, poi nel finale sono i civitonici ad andare più volte vicini al gol.

Al 75′ Barone ci prova da fuori dopo una respinta della difesa di casa senza inquadrare lo specchio, poi all’81’ Sirbu si vede annullare la rete del vantaggio per fuorigioco sull’imbucata di Tocci ma Sassano ferma il gioco su segnalazione del primo assistente Pacifici, tra le timide proteste degli ospiti.

Nel finale le due squadre accusano la stanchezza e la paura di perdere, ma proprio al 90′ il neoentrato Ingretolli ha sul destro il pallone da tre punti che calcia però debolmente tra i guantoni di Pinna dopo la bella sponda di Guadalupi e il punteggio finale è 0-0.

Pareggio che serve a poco a entrambe, con la formazione di Bussi che aggancia il Bastia al terzultimo posto a quota 26, e quella di Punzi che sale a 34, a sole due lunghezze di vantaggio sulla zona play-out.

 

La telecronaca integrale con la voce di Riccardo Selvi andrà in onda mercoledì 4 marzo, alle ore 20:30 su Rete Oro News (canale 210 del digitale terrestre nel Lazio).

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