Il dg Peri: “Bizzaglia è una persona speciale, il Pomezia deve somigliare sempre di più al suo patron…”
Come è naturale che sia, in casa-Pomezia non si placa la gioia per il ripescaggio in Serie D che la Lega Nazionale Dilettantiha ufficializzato due giorni fa.
Mentre la truppa agli ordini di mister Andrea Bussicontinua a lavorare duramente nel ritiro di Cascia, la società continua a pianificare la stagione del ritorno nella massima categoria dilettantistica nazionale a dieci anni dall’ultima apparizione.
Ad illustrare le emozioni degli ultimi giorni, gettando uno sguardo sui prossimi step del club provvede il direttore generale Pietro Peri, tornato a parlare ai microfoni del nostro ufficio stampa.
Direttore, sono trascorse ormai oltre 48 ore dalla notizia che ha fatto letteralmente impazzire di felicità i tifosi rossoblù.
Qual è il pensiero più ricorrente che hai avuto da quel momento?
“Quando è arrivata la comunicazione ufficiale del ripescaggio da parte della LND, ero a Genova per motivi di lavoro e non mi vergogno di dire che, pur essendo da solo in una camera d’albergo, ho cominciato ad esultare in maniera incontrollata.
Per tutti noi che abbiamo a cuore le sorti di questa società, è stato un po’ come gioire per la nascita di un bimbo.
Il primo pensiero è andato ovviamente al nostro patron Alessio Bizzaglia.
Appena raggiunto l’accordo con lui a gennaio, gli ho detto in maniera convinta che avremmo vinto e così è stato, anche se non sono mancati i momenti difficili.
A Mestre la delusione è stata dura da smaltire, ma c’era qualcosa dentro di me che mi diceva che la fortuna sarebbe girata dalla nostra parte e così è stato.
Inizialmente eravamo indecisi se presentare la domanda di ripescaggio, poi il nostro patron ha deciso di compiere questo ulteriore sforzo ed è stato ripagato”.
C’è mai stato un momento in cui hai temuto che la domanda non andasse a buon fine?
“Sicuramente sì, in questi casi non c’è mai nulla di certo.
Sono nel calcio da circa trentacinque anni e so benissimo che, fino a quando non vedi una cosa scritta, tutto può accadere.
Per me quella di mercoledì è stata un’emozione del tutto nuova.
D’accordo, avevamo fatto domanda ed in questi casi cerchi di essere ottimista, positivo, ma dentro hai mille dubbi.
Piano piano abbiamo compreso che le nostre possibilità stavano aumentando e con loro è cresciuta anche la nostra fiducia”.
Il Pomezia ha ricevuto numerosi attestati di stima in questi giorni.
Hanno fatto particolarmente piacere le congratulazioni giunte dal Sorso e dal Mestre, ossia dalle nostre rivali nella corsa play-off, con le quali c’erano già stati in quei giorni reciproci scambi all’insegna del fair play.
“Questo è un aspetto del quale vado particolarmente orgoglioso, perchè penso che abbiamo onorato al meglio il nome della città di Pomezia in giro per l’Italia.
Ricevere messaggi da dirigenti e tifosi del Sorso e del Mestre, che saluto e ringrazio, mi ha fatto molto piacere e mi ha fatto comprendere, una volta in più, che la strada tracciata è quella giusta.
Il merito principale, lo rimarco ancora una volta, va ad Alessio Bizzaglia.
Credetemi, è davvero un piacere lavorare al suo fianco.
Il nostro patron è persona buona e disponibile con tutti.
Sotto il profilo sociale fa tantissimo, ma senza darlo a vedere.
Oltre ad essere una grande persona, Alessio è quel che si dice una brava persona e che possiede dei valori speciali e che condivide con la meravigliosa famiglia che lo circonda.
Bizzaglia ha ridato voglia e stimoli alla Pomezia calcistica.
E’ impossibile non volergli bene”.
Come abbiamo sottolineato nei giorni scorsi, la collaborazione con l’amministrazione comunale si è rivelata determinante per il ripescaggio.
Nella prossima stagione il Pomezia potrà così usufruire del Comunale in deroga.
Dopo cosa accadrà?
“Il Sindaco Zuccalà e l’Assessore Raspa si sono impegnati moltissimo e desidero ringraziarli nuovamente, al pari dell’amministrazione comunale tutta.
Un ringraziamento speciale lo indirizzo anche al presidente dell’Ostiamare, Luigi Lardone, che ci aveva comunque messo a disposizione l’Anco Marzio, qualora fosse stato necessario.
L’interesse del Pomezia è partecipare al bando ed approntare così al Comunale quelle migliorie che abbiamo in mente”.
Nelle ultime settimane la rosa della prima squadra ha cambiato volto.
Quali sono le tue prime impressioni sul Pomezia 2019/20?
“Innanzitutto, voglio rivolgere un pensiero ed un ringraziamento a tutti i ragazzi che, attraverso il loro impegno e la loro professionalità, hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo e che adesso hanno preso strade diverse, così come ringrazio mister Gagliarducci che ha guidato la squadra fino allo scorso mese di gennaio.
Il nuovo Pomezia l’ho visto all’opera solo nei due giorni di test effettuati al Comunale prima della partenza per il ritiro di Cascia e quindi ho una visione delle cose ancora parziale, ma ne ho comunque ricavato delle buone sensazioni.
Ho visto una squadra unita, concentrata.
Qualcuno sostiene che sia troppo giovane, ma in rosa abbiamo delle pietre miliari come Gamboni, Giannone, Lo Pinto, Fusaroli, Massella e Bertino, tutta gente che conosce il campionato che stiamo per affrontare.
Non dimentichiamo che fino a pochi giorni fa non sapevamo in quale categoria avremmo dovuto giocare, quindi permettetemi di fare un grande plauso al direttore sportivo Alessandro Mezzina, autore di un ottimo lavoro, ed a mister Andrea Bussi che ha avuto un grande merito nel portarci in Serie D”.
La rosa è al completo o dobbiamo attenderci qualche ulteriore ciliegina dal mercato?
“Ad oggi abbiamo ventotto elementi in rosa ed onestamente non so se ci serva qualcos’altro.
Domenica giocheremo la nostra prima amichevole contro il Flaminia del mio amico Francesco Punzi e dopo credo che il patron, il ds ed il mister stabiliranno se saranno necessari o meno ulteriori aggiustamenti”.
Negli ultimi giorni tante novità.
L’ultima, in ordine di tempo, la creazione del nuovo logo.
“La società voleva personalizzare maggiormente il proprio percorso sportivo ed ha deciso di rinnovarsi anche attraverso un nuovo marchio che mi pare stia avendo riscontri positivi tra i nostri tifosi”.
Possiamo già fissare degli obiettivi per la prossima stagione?
“Nel nostro primo anno di Serie D vogliamo centrare una salvezza, possibilmente tranquilla.
Affronteremo una categoria nuova e quindi sarà necessario prendere confidenza con essa e stabilizzarsi.
In seguito, la società cercherà di alzare l’asticella, con l’obiettivo di provare a centrare il salto tra i professionisti nel giro di due o tre anni”.
Avanti con la politica dei piccoli passi, dunque…
“Assolutamente sì.
Il processo di crescita deve essere razionale ma continuativo.
Il Pomezia deve rispecchiare la figura del suo patron Alessio Bizzaglia, quindi impegnarsi e sacrificarsi per raggiungere i suoi obiettivi.
Spero di vedere il Comunale sempre pieno di tifosi, perché la squadra merita il sostegno della sua gente in questa avventura.
Purtroppo le regole della Serie D ci impediranno di concedere l’ingresso gratuito come è sempre accaduto nelle ultime stagioni, ma sicuramente ci impegneremo per trovare delle soluzioni accessibili per tutti attraverso prezzi popolari ed alla portata della gente”.
(Ufficio Stampa Pomezia Calcio 1957)